Clima, eventi estremi, comunicazione e professioni della meteorologia: gli interventi di ItaliaMeteo al Festivalmeteorologia 2024
Agenzia ItaliaMeteo ha partecipato a quattro delle sessioni di Dialoghi del Festival, che si è svolto dal 14 al 17 novembre a Rovereto
Comunicare il clima e il rischio meteo, le professioni della meteorologia al tempo degli eventi meteo estremi e della disinformazione: al Festivalmeteorologia l’Agenzia ItaliaMeteo è intervenuta, dal 14 a 17 novembre, su questi e altri temi partecipando ai Dialoghi promossi nell’ambito delle iniziative animate da esperti e esperte e aperte alla cittadinanza, a Rovereto.
Durante le sessioni è emersa unanime l’esigenza di lavorare in sinergia tra enti per promuovere una maggiore cultura in ambito meteo tra la popolazione. Sapere come interpretare un’allerta e riconoscere i segnali del cambiamento climatico ad esempio sono competenze che possono e devono riguardare tutti i cittadini e le cittadine, di tutte le età, affinché si sappia come prevenire e affrontare eventuali situazioni di emergenza e crisi. Questo è possibile – ha ricordato il direttore di ItaliaMeteo, Carlo Cacciamani, intervenendo alla Tavola rotonda inaugurale – fornendo “informazioni costanti che provengano dalle fonti ufficiali, con un linguaggio vicino alla cittadinanza”.
Una comunicazione efficace permette di consolidare la fiducia delle persone nella comunità scientifica e negli operatori e operatrici del settore. Una sfida molto attuale che vede impegnata l’Agenzia contestualmente all’elaborazione di servizi di previsione sempre più accurati e puntuali, utili anche in termini di prevenzione, come ha ricordato Alessandra De Savino, responsabile della comunicazione di ItaliaMeteo, durante la sessione sulla comunicazione del rischio da eventi meteorologici.
Come dimostrano gli ultimi eventi estremi – considerati tali perché superano, per intensità e probabilità di impatto atteso, gli eventi considerati ordinari – è necessario educare la popolazione anche al tema dell’incertezza. “Si cercano risposte definite e veloci – ha detto Renata Pelosini, meteorologa e responsabile dell’area operativa di Agenzia ItaliaMeteo – e si tende a rifiutare la complessità che invece caratterizza le previsioni meteorologiche”. Una complessità che riguarda anche la gestione del rischio: “La previsione degli eventi estremi non si può concentrare solo sull’evento meteorologico, sugli effetti e sull’impatto al suolo del fenomeno, perché invece il rischio dipende anche dall’esposizione delle persone e dalla vulnerabilità ambientale e socio-economica del territorio”.
Sui temi discussi nel corso del Festival sono due, in particolare, gli impegni concreti che ItaliaMeteo ha condiviso a Rovereto. Il primo riguarda la creazione di una piattaforma nazionale open data di servizi meteo-climatici efficaci che rispondano alle esigenze reali degli utenti. Per questo l’Agenzia ha lanciato un questionario preliminare per raccogliere le esigenze di enti pubblici, aziende private e associazioni (vedi il video e partecipa al sondaggio). Il secondo riguarda la figura del meteorologo. “Ad oggi – ha sottolineato il direttore Cacciamani – non esiste una certificazione professionale riconosciuta nel servizio pubblico, non c’è un esame di Stato abilitante come in altri settori. Questa mancanza crea cortocircuiti che è necessario sanare e superare attraverso un percorso nazionale condiviso con altri enti di cui ItaliaMeteo si fa promotore”.
Rivedi lo streaming di tutti gli interventi sul canale youtube del Festivalmeteorologia.